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Traffico migranti, operazione “Mare aperto”, le intercettazioni: “Gettateli in mare”

Il capo della banda sarebbe un imprenditore agricolo di Niscemi, che aveva messo a disposizione la base operativa in una masseria del luogo, in cui c'è anche un campo di volo privato

Piccole imbarcazioni, munite di potenti motori fuoribordo, condotte da esperti scafisti si muovevano tra le città tunisine di Al Haouaria, Dar Allouche e Korba e le province di Caltanissetta, Trapani e Agrigento: in meno di quattro ore trasportavano dalle 10 alle 30 persone per volta, e se qualcosa andava storto i migranti potevano essere gettati in mare. Condotta sia con


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