Proposte sessuali esplicite in cambio dell'ottenimento delle patenti che erano state sospese: un funzionario dell'Azienda sanitaria provinciale di Agrigento finisce a processo per le accuse di tentata induzione a dare o promettere utilità, tentata violenza sessuale e traffico illecito di influenze. A decidere il rinvio a giudizio, richiesto dai pubblici ministeri Gianluca Caputo e Gloria Andreoli, è stato il giudice
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