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Avrebbero messo a punto una serie di scippi con lo scooter a Catania, fermati

Le indagini permettevano, sulla scorta della visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza delle aree di accadimento dei fatti, di attribuire ai due odierni indagati la responsabilità in ordine alla commissione delle condotte delittuose accertate

Su delega della Procura di Catania, il 28 aprile 2025, è stata eseguita dalla Polizia di Stato un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal Gip del Tribunale di Catania, nei confronti di: A.V.M. (classe 2005) e L. L. (classe 2001).

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal GIP, alla luce degli elementi indiziari attualmente disponibili in una fase processuale che non ha ancora permesso l’istaurazione del contraddittorio davanti al giudice, si attribuiscono agli indagati – ferma restando la presunzione di innocenza valevole fino a condanna definitiva – plurimi episodi di furti con strappo aggravati nonché lesioni personali aggravate.

Il provvedimento restrittivo compendia gli esiti di un’attività di indagine che ha avuto spunto da una serie di episodi delittuosi in cui gli indagati, agendo con analoghe modalità e utilizzando uno scooter, dopo avere individuato persone con borse o altri oggetti di valore in mano, non appena colto un momento di distrazione delle potenziali vittime, strappavano loro il bene indossato, cagionando in taluni casi delle lesioni per la caduta al suolo delle vittime stesse, per poi immediatamente darsi alla fuga.

Le indagini coordinate alla Procura e svolte dalla Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile, permettevano, sulla scorta della visione di immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza delle aree di accadimento dei fatti, di attribuire ai due odierni indagati la responsabilità in ordine alla commissione delle condotte delittuose accertate.

Il Giudice per le indagini preliminari, su richiesta del Pubblico Ministero titolare del relativo fascicolo d’indagine, ha quindi disposto nei confronti del 24enne l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’aggiunta del controllo mediante braccialetto elettronico e nei confronti del 20enne la misura custodiale in carcere, misure poi per entrambi eseguite.


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