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Strage di Monreale, non risponde l’indagato. Ma si dice “dispiaciuto”

È lo stesso atteggiamento tenuto, nei giorni scorsi, dagli altri due fermati

“Dispiaciuto” per quanto accaduto a Monreale (Palermo) ma convinto di poter dimostrare che la notte della strage, tra il 26 e il 27 aprile scorsi, i fatti siano andati in maniera diversa da come finora sono stati ricostruiti. Sarà decisa domani, dal Gip del tribunale di Palermo Ivana Vassallo, la convalida del fermo di Mattias Conti, che oggi, all’interrogatorio tenuto davanti al giudice, si è avvalso della facoltà di non rispondere, pur rendendo dichiarazioni spontanee.

È lo stesso atteggiamento tenuto, nei giorni scorsi, dagli altri due fermati: Salvatore Calvaruso, anche lui di 19 anni, e Samuel Acquisto, di 18. Mentre loro però avevano reso dichiarazioni in qualche modo confermative del quadro accusatorio (soprattutto Calvaruso), Conti, difeso dall’avvocato Francesco Oddo, mostra di voler respingere le accuse. Nella strage sono morti Andrea Miceli e Massimo Pirozzo, di 25 anni ciascuno, e Salvatore Turdo, di 23.


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