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Cadavere carbonizzato, due persone fermate per omicidio

Ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro, del delitto di omicidio e di distruzione di cadavere

Sono state fermate de persone per l’omicidio di Antonino Arculeo, 72 anni, il cui corpo era stato rinvenuto semicarbonizzato nelle campagne di Alcamo il 9 maggio scorso. È stata la squadra mobile di Palermo, il giorno dopo, a eseguire su delega della locale Procura della Repubblica un provvedimento di fermo nei confronti di L.G., 34 anni, e M.D. 47 anni, ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro, del delitto di omicidio e di distruzione di cadavere. A indagare erano stati sia la Mobile che il commissariato di polizia “Partinico”, con la collaborazione della Squadra Mobile di Trapani e del commissariato di P.S. “Alcamo”, dopo che la scomparsa dell’uomo era stata segnalata dal figlio il giorno prima del ritrovamento del corpo. Quest’ultimo aveva raccontato che la vettura del padre era stata coinvolta in un incidente stradale nella cittadina alcamese e che uno dei occupanti si era dato alla fuga.

Gli investigatori hanno accertato che L.G. era tra i contatti di Arculeo, si frequentavano e che il fermato aveva a un certo punto spento il cellulare e si era tagliato la barba, probabilmente per non farsi riconoscere. M.D. era invece l’occupante del veicolo incidentato: dopo esser stato trasferito in ospedale, se ne era allontanato. Si è poi presentato alla polizia con un indumento bruciacchiato. L.G., invece, era rientrato a Partinico, e ha condotto gli inquirenti in un’area della campagna alcamese in cui era stato abbandonato il cadavere di Arculeo poi dato alle fiamme, luogo già individuato attraverso il dispositivo satellitare dell’autovettura del defunto. Le intercettazioni ambientali hanno, poi, confortato le intuizioni degli investigatori.

I due sono adesso in carcere.


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