Sul corpo del sommozzatore morto durante il recupero del Bayesian non ci sarebbero segni di ustioni ma il decesso potrebbe essere compatibile con una esplosione causata da un cannello (utilizzato per il taglio del boma) entrato in contatto con una sacca di idrogeno. E’ quanto emerge dall’autopsia sul cadavere dell’uomo, ma sarà necessario attendere l’esito degli esami istologici su alcuni campioni di tessuto per avere ulteriori certezze sulle cause del decesso di Rob Cornelius Huijben.
L’autopsia si è svolta oggi al Policlinico di Palermo, disposta dalla Procura di Termini Imerese che coordina le indagini sia sull’affondamento del mega yacht, avvenuto lo scorso agosto al largo di Porticello ed in cui sono morte 7 persone, ma anche quella su quest’ultimo incidente accaduto venerdi scorso. L’onda d’urto dell’esplosione avrebbe investito il sub, colpito da un oggetto di metallo che potrebbe anche danneggiato la speciale muta e gli strumenti che fornivano l’aria.
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