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Aggressione a scuola: genitore spintona insegnante, feriti due bidelli intervenuti per salvarla

A darne notizia sono i docenti in una lettera aperta inviata, tra gli altri, al ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara

Due collaboratori scolastici hanno riportato una prognosi di sei giorni di riposo per aver impedito che un’insegnante precipitasse rovinosamente dalle scale, spintonata violentemente da un genitore. Quest’ultimo avrebbe chiesto di raggiungere in aula la maestra del figlio, colpevole, a suo dire, di aver rimproverato il bambino. È accaduto all’Istituto comprensivo statale a indirizzo musicale Lombardo Radice a Palermo. A darne notizia sono i docenti in una lettera aperta inviata, tra gli altri, al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

“Siamo insegnanti della scuola Ics Lombardo Radice e sentiamo il dovere di rivolgerci a voi con questa lettera aperta, perché non possiamo più tollerare le ingerenze e le aggressioni che quotidianamente subiamo nel nostro lavoro”. Ha inizio così la lettera aperta dei docenti dell’Istituto. “Questi atti di violenza – scrivono gi insegnanti nella lettera indirizzata, tra gli altri, all’uuifici scolastico regionale, al sindaco di palermo e al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara – sono inaccettabili e rappresentano un grave attacco alla nostra dignità e alla sicurezza di tutti noi. Come categoria, chiediamo con fermezza rispetto e tutele adeguate. La scuola deve essere un luogo di crescita, confronto e rispetto reciproco, non di violenza o intimidazione”. “È fondamentale – sottolineano – che vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire la nostra sicurezza, affinché episodi simili non si ripetano e che vengano puniti severamente coloro che si rendono protagonisti di comportamenti così gravi. Esigiamo che tutta la comunità civile riconosca il nostro ruolo e la nostra professionalità, e che le istituzioni si impegnino a rispettare insegnanti, studenti e personale scolastico con azioni concrete e immediate. La tutela della nostra incolumità non può più essere rimandata, perché il rispetto per chi lavora con dedizione e passione deve essere una priorità. Confidiamo nel vostro senso di responsabilità e nel vostro impegno – concludono – affinché la scuola possa tornare a essere un ambiente sicuro, sereno e rispettoso per tutti”.

“Lavorare a scuola non è mai stato così pericoloso. L’escalation di aggressioni e offese agli insegnanti e al personale Ata, da parte di genitori e studenti sta facendo emergere il disagio profondo in cui versano la scuola e la società intera”. Ad affermarlo è Vito Cassata segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani. “Condanniamo questi episodi senza sé e senza ma. Le ragioni di tali dinamiche si possono comprendere e superare costruttivamente solo attraverso una stretta alleanza tra i diversi attori che operano all’interno della comunità educante. Come tutti i fenomeni sociali, anche la violenza a scuola è un fenomeno pluri-determinato”.

Secondo la Cisl Scuola provinciale, “questi fatti rappresentano la somma di tante solitudini individuali e contrapposte: quella della famiglia che risponde all’ansia per il futuro incerto del proprio figlio abdicando al suo fondamentale ruolo educativo, quella dello studente in cerca di un’affermazione che sperimenta sui coetanei; quella del docente, lasciato solo a gestire le difficili dinamiche di classi sempre più numerose e problematiche, quella dei dirigenti scolastici, anch’essi soli e schiacciati dalle pressioni di un’amministrazione che li vuole in alcuni casi manager e in altre sottoposti”. Cassata aggiunge “ad un livello più profondo, c’è l’abdicazione dei genitori al loro ruolo educativo e la completa delega alla scuola della responsabilità di dire di no ai propri figli superprotetti, e nel contempo la svalutazione e il discredito del ruolo educativo degli insegnanti, ai quali viene riservata la considerazione di cui godono insegnanti sottopagati, invece del prestigio, di cui dovrebbero godere dei professionisti ai quali si affida il futuro delle nuove generazioni”. Per la segretaria generale Cisl Palermo Trapani Federica Badami, “la società in cui viviamo ha una grande responsabilità e fatti di questo tipo fanno comprendere perché fra gli adolescenti il fenomeno del branco e della violenza stia sempre più dilagando. Alla scuola si chiede continuamente di sopperire a tutte le lacune e ai mali profondi della società, senza però dotarla di mezzi, di competenze, di prestigio e di considerazione sociale. Per questo ringraziamo gli insegnanti per lo spirito di abnegazione, per il loro lavoro quotidiano e il ruolo educativo, che oggi è ancora più centrale e fondamentale per il futuro dei nostri territori”.


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