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Bonus edilizi inesistenti, 8 indagati e sequestro da 1,2 milioni di euro

Per i pm di Patti, procura che ha coordinato le indagini, sono frutto di una maxi-truffa in materia di bonus edilizi, perpetrata nella prima fase di erogazione delle agevolazioni fiscali, antecedenti al decreto Antifrode (15/2021)

I finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione a due distinte ordinanze cautelari con il sequestro di oltre 1,2 milioni di euro che per i pm di Patti, procura che ha coordinato le indagini, sono frutto di una maxi-truffa in materia di bonus edilizi, perpetrata nella prima fase di erogazione delle agevolazioni fiscali, antecedenti al decreto Antifrode (15/2021).

I militari delle Tenenze di Sant’Agata di Militello, Patti e Capo d’Orlando hanno individuato otto indagati che hanno generato direttamente dai rispettivi cassetti fiscali, sul Portale dell’Agenzia delle Entrate, crediti inesistenti per lavori di ristrutturazione edilizia (Bonus Facciate, Sismabonus e Bonus ristrutturazione) su immobili inesistenti o di proprietà di persone ignare. Così hanno avuto accesso al Bonus Edilizio che poteva essere utilizzato, alternativamente, con lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta ad altri, strada quest’ultima prescelta dagli indagati, che hanno ceduto icrediti illecitamente ottenuti a Poste Italiane, con il corrispettivo in denaro trasferito su conti poi spostandolo all’estero, in brevissimo tempo e in maniera frazionata su conti correnti accesi in Lituania, Estonia, Belgio e Regno Unito attraverso l’utilizzo di società che forniscono il servizio di Iban virtuali, in modo da ostacolarne la tracciabilità. Per tale motivo sono anche indagati per autoriciclaggio.


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