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Cameriere ucciso, convalidato il fermo dello zio del presunto killer

Secondo le indagini dei carabinieri, Kamel Elabed avrebbe nascosto l’arma del delitto e gli indumenti indossati dal familiare la notte dell’omicidio

Il gip di Palermo Elisabetta Stampacchia ha convalidato il fermo per Kamel Elabed, zio del presunto assassino di Samir Boudjemai, il cameriere algerino ucciso il 4 novembre scorso in via Roma a Palermo. Resta dunque in carcere Elabed, 61 anni, tunisino, accusato di avere aiutato il nipote Alì El Abed Baguera, già detenuto, cercando di coprirne le responsabilità. Il fermo


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