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Ex Blutec, da Kiev a Termini Imerese: i progetti per il rilancio

Sarà il primo impianto in Europa a funzionare esclusivamente con energia verde

Una cordata industriale – formata da due multinazionali (una dell’alluminio con sede nella regione di Kiev in Ucraina e l’altra della meccanica di precisione con due stabilimenti in Oriente) e da aziende italiane (leader nella componentistica per l’automotive, nella mobilità sostenibile, nella robotica e nella produzione di impianti fotovoltaici di ultima generazione) – ha presentato uno studio di fattibilità per rilevare l’area e i capannoni della ex Blutec, al momento in amministrazione straordinaria.

Il progetto è stato illustrato stamani nel corso di un evento organizzato dal Polo Meccatronica Valley nell’Incubatore di Termini Imerese, in contrada Tonnarella nella zona industriale, alla stampa e agli stakeholders istituzionali dagli amministratori e dai dirigenti delle società coinvolte nell’operazione industriale. Presenti i commissari straordinari della Blutec e il responsabile delle Zes per la Sicilia occidentale, Carlo Amenta; il dirigente delle Attività produttive Carmelo Frittitta e i segretari provinciali di Fim Fiom e Uilm. In totale il progetto, coordinato dal Polo Meccatronica, prevede un investimento di oltre 100 milioni di euro per il rilancio dell’area ex Blutec e il restyling dei capannoni con la previsione di oltre 900 posti di lavoro.

Gli investitori hanno dato la propria disponibilità ad assorbire gli ex lavoratori Blutec e quelli dell’indotto; per l’eventuale reskilling è previsto un piano affidato a Gi Group Spa, multinazionale del lavoro. La cordata auspica che i commissari di Blutec pubblichino al più presto il bando pubblico in modo da presentare la manifestazione d’interesse.

Tra ke proposte industriali quella di Shapran Group Llc e BrovaryAluminium Plant Llc: investimento 50 milioni di euro; 500 posti di lavoro. BrovaryAluminium Plant Llc (Braz) è il più grande complesso produttivo in Ucraina, nella regione di Kiev. Produce alluminio a ciclo continuo che opera 24 ore su 24, 7 giorni su 7 a piena capacità tutto l’anno (nessuna chiusura negli ultimi 4 anni).
L’azienda impiega circa 1.200 dipendenti. La superficie totale del complesso è di 268 mila mq ed è dotata di tutte le infrastrutture necessarie. Produce più di 10 mila profili in alluminio in una varietà di forme e configurazioni e più di mille tipi di prodotti finiti. L’azienda è specializzata nel riciclaggio di rottami di alluminio attraverso l’uso di attrezzature e tecnologie avanzate e ad alta tecnologia.

L’attuale situazione in Ucraina richiederà che l’impianto Braz sia completamente occupato da ordini statali per la ricostruzione delle città e delle infrastrutture ucraine. Pertanto, l’adempimento degli ordini europei esterni esistenti richiederà capacità aggiuntiva. Su questa base, l’ideatore del progetto Sergei Shapran ha studiato il mercato europeo dell’alluminio, ha negoziato con i partner e ha deciso di costruire un impianto di alluminio in Italia con un’area totale di 60 mila mq.

Sarà il primo impianto in Europa a funzionare esclusivamente con energia verde.

L’impianto non utilizzerà gas naturale e le sue apparecchiature saranno alimentate da energia elettrica. La produzione utilizzerà fonti di energia rinnovabile, in particolare energia solare, idroelettrica ed eolica. Pertanto, l’ubicazione dell’area di Termini Imerese in riva al mare darà l’opportunità di avere un impianto senza precedenti in Europa che operi utilizzando solo risorse energetiche inesauribili.

La disponibilità della materia prima proverrà anche dalla produzione propria dell’azienda che utilizzerà rottami metallurgici e metallo primario per compensare la carenza. Sono stati firmati contratti a lungo termine con tutti i clienti e fornitori di materie prime.

La capacità prevista dell’impianto a Termini Imerese è di 24 mila tonnellate all’anno. L’impianto comprenderà i seguenti laboratori di produzione: la fonderia per la produzione di billette cilindriche di leghe formabili; produzione di profili in alluminio con presse per estrusione ad alta velocità; reparto di anodizzazione; reparto di vernici polimeriche; officina di trattamenti meccanici; reparto di trattamenti superficiali; laboratorio di fabbricazione di utensili e altri 4 laboratori per analisi spettrale, metallografia, prove proprietà meccaniche e chimico; sezione imballaggio.

Altra proposta quella del Gruppo MotionItalia Spa. Investimento 34 milioni di euro, 290 posti di lavoro. Il Gruppo Motion opera nel settore dei meccanismi per poltrone e divani, focalizzandosi in particolare nella produzione e distribuzione di profili meccanici (meccanismi per seduta e poggiatesta), motori (motori e sistemi di massaggio) e altre componenti che vengono montate su motori e meccaniche (cricchetti, molle per seduta, basi, telecomandi…).

I prodotti venduti confluiscono principalmente verso i settori home, home care. Hospital, cinema e medicale. Il progetto italiano, prevede la reindustrializzazione dello stabilimento ex Blutec, il business plan è stato sviluppato prevedendo di entrare in possesso dell’area entro il mese di luglio 2022, partendo con parte della produzione il primo gennaio 2023. Nello sviluppo del business plan non si sono considerati gli strumenti di sostegno agli investimenti e alla formazione. Si è tenuto conto anche degli investimenti necessari per iniziare la produzione delle reti letto e dei materassi.

Nello specifico il progetto prevede che nel nuovo sito si facciano delle produzioni esclusivamente meccaniche, mentre la parte elettronica continuerà ad essere prodotta in Oriente. L’idea è di iniziare da subito a produrre nel capannone di Termini Imerese la fase finale della produzione, eseguendo lavorazioni di taglio, saldatura, rivettatura, montaggio e verniciatura.

Con la conclusione della costruzione del nuovo capannone, che si spera possa terminare entro la primavera 2023, si potranno posizionare le macchine per la stampa dei prodotti e per la produzione dei tubi; questa parte della produzione partirà a ottobre 2023.

Poi l’idea di Comal. Allo studio una linea di assemblaggio per pannelli fotovoltaici. Comal Spa è una società attiva nel settore dell’impiantistica per la produzione di energia da fonte solare, con sede a Montalto di Castro. Fondata nel 2001, la società realizza impianti fotovoltaici di grande potenza con formula EPC (engineering, procurement, construction) e O&M (operation & maintenance).

Si occupa della progettazione, costruzione di componenti strutturali e robotici, installazione dell’impianto, collaudo, commissioning e manutenzione (progetto chiavi in mano). Comal è stata la prima società in Italia ad aver realizzato impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, inserendosi in un settore fino a pochi anni fa predominio quasi esclusivo di soggetti esteri. Inoltre, è pioniere nella realizzazione di impianti fotovoltaici in Grid Parity – vantaggio economico senza incentivazione. A Termini Imerese Comal sta valutando la possibilità di avviare una linea di assemblaggio di pannelli fotovoltaici ad alto rendimento. Lo stabilimento di Termini Imerese, infatti, è stato preso in considerazione per gli spazi e la posizione logistica favorevoli sia al ricevimento dei materiali base (raw material) sia alla spedizione del prodotto finito.

In campo anche Raybotic, gruppo dell’Orto Spa, Energica Motor Company Spa, Reinova. Investimento 10 milioni di euro, 30 posti di lavoro. Progettazione, realizzazione e industrializzazione di uno scooter auto sanificante. Promotore è la società RayBotics, spin-off di due storiche realtà italiane (Klain Robotics e Gruppo Purity) operanti nel settore delle nuove tecnologie e nella robotica industriale, collaborativa e mobile. La previsione è una Ats con il gruppo Dell’Orto Spa che ha iniziato realizzando carburatori per moto, ampliando negli anni la sua produzione con sistemi a iniezione, corpi farfallati e centraline elettroniche.

Il gruppo dell’Orto Spa si presenta a sua volta in Ats con Energica Motor Company Spa e Reinova. Energica Motor Company, pioniere della Electric Valley Italiana, è la prima casa costruttrice al mondo di moto elettriche ad elevate prestazioni e costruttore unico della FIM Enel MotoEtm World Cup. La factory Energica si trova a Modena e risponde alle esigenze funzionali dell’azienda con un ampio spazio riservato al reparto R&D, key driver per lo sviluppo dell’innovazione dei prodottiEnergica. Reinova è nata nel 2021 dall’idea di unire tradizione e innovazione, locale e internazionale.

Insieme alle altre business units, Reilab e Reiback, Reinova rappresenta un centro di eccellenza per lo sviluppo, il test e la validazione di componenti per il powertrain ibrido ed elettrico.

C’è anche Gi Group Spa, la più grande multinazionale del lavoro in Italia e partner del Distretto Meccatronica Sicilia, si occuperà del progetto di riqualificazione dello stabilimento ex Fiat con un piano di Reskilling del personale, nonché un piano di formazione e accompagnamento al lavoro di eventuali nuove figure da assumere.

Dal Consorzio Systemia Italiapuntozero e Banca agricola popolare di Ragusa la proposta per lo sviluppo congiunto di una Cer (comunità energetiche rinnovabili) da 10 Mw a supporto energetico del sito oggetto di investimento. Riguardo in particolare la Cer, il progetto operativo di Meccatronica, che si intende realizzare in collaborazione con Systemia (azienda di progettazione costruzione e manutenzione di impianti) ed Enel X (partner tecnologico), prevede lo sviluppo di tale modello di comunità energetica come Best Practice di partenza nel settore privato, per poi a lungo termine replicare il medesimo modello su larga scala nel settore pubblico a livello di Regione siciliana.

Meccatronica, attraverso la costituzione di uno specifico soggetto di scopo, si occuperà di coordinare i processi di riconversione del sito, con la pianificazione degli interventi necessari per la ottimizzazione degli spazi, risorse, utenze, personale. Il tutto al fine di garantire un’efficace e celere implementazione delle attività produttive nello stabilimento ex Fiat. Il Distretto si occuperà di gestire la condivisione di servizi e infrastrutture comuni, l’interscambio di prodotti, sottoprodotti e informazioni, dell’adozione di procedure e strategie condivise di pianificazione e promozione a livello d’area produttiva.


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