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Grandi elettori Quirinale, Musumeci azzera la Giunta: “Non mi dimetto e rilancio” |Le reazioni della politica

L'annuncio del presidente della Regione, in un video su Facebook, dopo il voto all'Ars sui grandi elettori per l'elezione del Capo dello Stato che lo ha visto incassare solo 29 voti, meno del delegato dell'opposizione

Come primo atto azzero la Giunta. Farò un esecutivo che ci porti fino alla fine della legislatura, un esecutivo di responsabili. E andremo avanti, fregandocene di questi mezzucci”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dopo il voto all’Ars sui grandi elettori per l’elezione del Capo dello Stato che ha visto il governatore incassare solo 29 voti, meno del delegato dell’opposizione. Gli sono mancati “7-8 voti della maggioranza”, ha detto, “voti di accattoni che hanno tentato un atto di intimidazione per ottenere posti di sottogoverno, ma non mi lascio condizionare. Io non mi dimetto, non mollo, io riparto, io rilancio”.

“Restiamo a lavorare – ha spiegato – perché non voglio sopravvivere nel Palazzo, perché questa Regione ha bisogna di una legge di stabilità, perché siamo nella pandemia, dobbiamo spendere le risorse del Pnrr, fare partire cantieri per 4,5 miliardi. Me ne sto fregando dei condizionamenti, se perdiamo 6-7-8 deputati. Abbiamo bisogno di ristabilire un rapporto tra la Giunta e i deputati della coalizione. Faremo un esecutivo di responsabili. Parlerò con i rappresentanti dei partiti di centrodestra, chiederò loro di darmi una rosa di assessori, alcuni probabilmente saranno confermati. E andremo avanti fregandocene di questi mezzucci”.

E ha rincarato la dose: “Sette scappati di casa non possono pensare di potere condizionarci o di determinare una pressione esterna sul governo di qualunque tipo, richieste trasversali mandando messaggi che appartengono al peggiore dei linguaggi della comunicazione”. Oggi pomeriggio è accaduto che al presidente della Regione “siano mancati 7-8 voti rispetto a quelli previsti. Sono stato eletto lo stesso ma il dato politico rimane perché alcuni deputati hanno pensato di compiere nei miei confronti quello che in gergo giudiziario si chiama atto di intimidazione. Una sorta di resa dei conti da parte di deputati che mi hanno fatto richieste irricevibili. Possono pensare questi 7 scappati di casa che un presidente che non è stato condizionato dalla mafia può essere condizionato da loro? Ho provato tanta amarezza, ma posso farmi condizionare da questi sciagurati? Assolutamente no, sono convinto che bisogna abbandonarli per strada questi disertori ricattatori che operano con la complicità del voto segreto”.

Ha assicurato infine il governatore: “Ci vogliono ben altri ostacoli per me, per quello che vissuto e ho superato. Non saranno atti di viltà politica a condizionare le mie scelte, ho un impegno e andrò avanti fino all’ultimo”. Insomma, “Musumeci non lascia, Musumeci raddoppia, Musumeci rilancia, perché sa di avere dalla sua parte la stragrande maggioranza dei siciliani al di là dei partiti”.


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