"La pena non è congrua rispetto alla gravità del reato addebitato e alle conseguenze mortali e lesive che ne sono derivate". Con queste motivazioni il giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, ha rigettato il patteggiamento proposto dal trentaquattrenne Alfonso Cumella, imprenditore di Realmonte, accusato di avere investito e ucciso con la sua auto il migrante eritreo Sied
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni