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Mafia, negata white list a imprenditrice: “La mia ‘colpa’ è essere la figlia di Filippo Vasta”

Il diniego all’iscrizione della società Divina Service, che opera nel settore idrico, è racchiuso in 18 pagine in cui secondo la prefettura di Caltanissetta c’è un concreto rischio di infiltrazioni mafiose per condizionare le scelte e gli indirizzi della società

“La mia azienda non viene iscritta nella white list perché sono figlia di Filippo Vasta”. E' lo sfogo all'Agi di Desirè Vasta, 27 anni di Riesi, in Sicilia, figlia di Filippo, 60 anni, "coinvolto in rilevati indagini su fatti di criminalità organizzata riconducibile al sodalizio dei Cammarata, operante a Riesi”. Di fatto, però, l’uomo non ha neanche una condanna sulle


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