C’è anche un “taccuino mastro” tra i reperti rinvenuti e sequestrati nel “rifugio” utilizzato da Matteo Messina Denaro in via CB 31 a Campobello di Mazara. Mentre proseguono – praticamente senza sosta – le indagini del Ros dei carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica di Palermo, in particolare per individuare fiancheggiatori e favoreggiatori di cui ha potuto usufruire il latitante,
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni