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Strage di Monreale: resta in carcere anche il terzo fermato

Respinto il ricorso presentato dall'avvocato Francesco Oddo, difensore del 19enne Mattias Conti

Il diciannovenne Mattias Conti resta in carcere con la pesantissima accusa di avere sparato e ucciso tre giovani di Monreale (Palermo) nella notte tra il 26 e il 27 aprile scorsi. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Palermo, che ha respinto il ricorso presentato dall’avvocato Francesco Oddo.

Conti, originario del quartiere dello Zen di palermo, ha fatto delle ammissioni, ritenute dall’accusa molto parziali, circa il proprio coinvolgimento nell’eccidio in cui persero la vita Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, di 25, 23 e 25 anni: in particolare, rendendo dichiarazioni spontanee al Gip Ivana Vassallo, il giovanissimo indagato aveva scaricato le responsabilità su un altro degli arrestati, Salvatore Calvaruso, sostenendo che fosse stato quest’ultimo a sparare sui ragazzi con cui si stava picchiando.

Conti aveva detto di essere intervenuto solo successivamente all’esplosione dei primi colpi e affermando di avere sparato in aria a scopo intimidatorio, dopo essere arrivato sul posto a bordo di uno scooter guidato da un altro degli arrestati, Samuel Acquisto, di 18 anni.


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