La vittima dello stupro di Palermo ha ripetuto punto per punto le proprie accuse, che adesso varranno a tutti gli effetti come prova formata in dibattimento, così come previsto dal codice: la diciannovenne, sottoposta al fuoco di fila delle domande da parte dei difensori (molte delle quali stoppate dal Gip Clelia Maltese), ha spiegato che i sei aggressori maggiorenni all'epoca
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