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Uccise uomo per schiaffo al figlio, condanna definitiva a 6 anni

Il processo è quello per il pestaggio

Il rimprovero, lo schiaffo al ragazzino che aveva preso a calci l’insegna del suo autolavaggio e la rappresaglia a calci e pugni del padre insieme ad alcuni amici che, sulle prime, sembrava non avere portato a conseguenze particolarmente gravi fino alla morte, alcuni giorni più tardi. Nove anni dopo l’aggressione è arrivato il verdetto definitivo e il 46enne Antonino Pirrera, condannato a 6 anni di reclusione, si è costituito nel carcere genovese di Marassi.

Il processo è quello per il pestaggio di Bennardo Chiapparo, di Favara, morto a 68 anni il 10 febbraio del 2016, 9 giorni dopo avere battuto la testa per terra a causa – secondo l’accusa – di un violento pugno al torace ricevuto. Pirrera era pure finito in carcere quasi un anno dopo la morte di Chiapparo. Sotto accusa pure tre amici favaresi, arrestati salvo poi venire assolti al processo. Chiapparo sarebbe morto per un brutale pestaggio, una vera e propria spedizione punitiva generata dal fatto che – secondo l’ipotesi del pm – aveva dato uno schiaffo al figlio di Pirrera che per questo – secondo l’ipotesi iniziale – avrebbe organizzato la rappresaglia insieme agli altri tre amici ritenuti, al contrario, estranei e assolti già in primo grado.


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