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Assoconfidi Sicilia incontra l’assessore regionale Marco Falcone

Durante l’incontro è stata inoltre verificata la possibilità di dare corso ad un avviso, da venti milioni di euro, destinato all’accesso al credito delle PMI in un momento di seria e grave difficoltà diffusa

Si è svolto ieri nella sede dell’assessorato Regionale all’Economia l’incontro tra il direttivo di Assoconfidi Sicilia, guidato dal presidente Gianpaolo Miceli, e l’assessore Marco Falcone.

Al centro del dibattito, molto cordiale e propositivo, la questione del supporto che i Confidi, in raccordo con la Regione Siciliana, possono avere nei confronti delle PMI riguardo all’utilizzo dei fondi comunitari, sia quelli in scadenza della precedente programmazione 2014-2020 sia quelli dell’attuale 2021-2027.

“I Confidi hanno oggi una struttura capillare in tutta la regione, anche dove cominciano a mancare gli sportelli bancari – ricorda Miceli – e sono indispensabili per poter raggiungere davvero qualunque territorio in cui sia necessario, per un’azienda, accedere al credito. I Confidi sono ormai soggetti identificati come utilizzatori di fondi pubblici nell’interesse dei soci, uno strumento efficace e rapido per lo sviluppo e il supporto all’attività imprenditoriale”.

Assoconfidi ha apprezzato e molto gradito l’atteggiamento costruttivo e assolutamente pragmatico dell’assessore Falcone, tanto che nel corso dell’incontro c’è stato anche un dialogo con il direttore generale del dipartimento Finanze, Silvio Cuffaro e con il direttore generale della Programmazione, Vincenzo Falgares, presenze che testimoniano la volontà fattiva e collaborativa del Governo Regionale. Durante l’incontro è stata inoltre verificata la possibilità di dare corso ad un avviso, da venti milioni di euro, destinato all’accesso al credito delle Pmi in un momento di seria e grave difficoltà diffusa.

“Le micro e PMI sono da sempre i soggetti più svantaggiati nell’accedere alle linee di credito – spiega ancora Miceli – ma oggi con il sistema dei Confidi, in un rapporto di fiducia rinnovato con le istituzioni regionali, il credito può arrivare in maniera più cospicua e soprattutto a condizioni economiche più accettabili”.

Si è inoltre condivisa l’opportunità di collaborazione anche con gli istituti economici regionali, come l’Irfis e l’Irca, in un quadro di interesse esclusivo del sistema economico regionale, fondato proprio sulle micro e piccole e medie imprese.

“La capillarità della presenza sul territorio dei Confidi – prosegue Miceli – offre anche la possibilità di cambiare approccio, avviando una sorta di strategia pubblico-privata per garantire l’accesso al credito e una migliore gestione dei fondi pubblici; in questo modo si attenua la morsa del “credit crunch” per le aziende e si ottimizza la gestione delle risorse, specie negli anni che seguono la crisi sanitaria dovuta alla pandemia, con la guerra Russo-Ucraina in corso e dopo l’impennata dei prezzi delle materie prime e dell’energia che ha messo in ginocchio tantissime aziende”.


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