fbpx

In tendenza

“Gonfia” il danno subìto dalla criminalità organizzata: indagato il presidente dell’antiracket di Gela

L'uomo e la moglie avrebbero dichiarato di aver avuto un fatturato minore, quindi un mancato guadagno, per situazioni di intimidazione perché era a capo dell’associazione antiracket

Avrebbe frodato lo Stato “gonfiando” il danno ricevuto dalla criminalità organizzata: il Gip del tribunale di Gela ha dato l’ok al sequesto della somma di oltre 396mila euro che il presidente dell’associazione antiracket, Renzo Caponetti, avrebbe ottenuto dal fondo per le vittime di mafia.

Secondo gli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza di Gela, coordinati dalla locale procura, Caponetti e la moglie, che avevano una attività di commercio all’ingrosso di generi alimentari, avrebbero, mediante artifizi e raggiri, dichiarato di aver avuto un fatturato minore, quindi un mancato guadagno, per situazioni di intimidazione perché era a capo dell’associazione antiracket. Con questo comportamento i coniugi Caponetti avrebbero indotto in errore l’Ufficio del Commissario per il Coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura che, accogliendo l’istanza, ha erogato la somma di oltre 396mila euro, ora sequestrata. Nel procedimento penale è indagata anche la moglie di Caponetti.

Le indagini preliminari per malversazione a danno dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche sono in corso e sono state svolte dalla Guardia di Finanza del Gruppo Gela, guidata dal maggiore Michele Bellopede e dalla sezione di Pg presso la Procura di Gela.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni