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“Il Sistema Cultura, un modello originale per la Sicilia”: venerdì 31 marzo a Palermo un’iniziativa per fare il punto

L’incontro nasce per fare il punto sul "Sistema Cultura" e sulla possibilità di porre le basi per far nascere in Sicilia un modello originale che si fondi sul patrimonio culturale e, in generale, sulla Cultura nelle sue diverse espressioni

“Il Sistema Cultura, un modello originale per la Sicilia” è il titolo dell’incontro che si svolgerà venerdì 31 marzo, alle 17 a Villa Malfitano (in via Dante 167) a Palermo, su iniziativa dell’Associazione “Articolo 9”.

Alla manifestazione, che si aprirà con i saluti dall’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Scarpinato, e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella, sono previsti gli interventi di tre ex assessori della Regione Siciliana in varie stagioni politiche: Fabio Granata (assessore alla Cultura della Città di Siracusa e già assessore regionale dei Beni Culturali nella XII e XIII legislatura), Alberto Samonà (scrittore, giornalista, già assessore regionale dei Beni Culturali nella scorsa legislatura), Daniele Tranchida (docente presso l’Università di Messina, già assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo nella XV legislatura). All’iniziativa, che sarà introdotta e moderata da Fulvia Toscano, direttore artistico del Festival Naxoslegge, interverranno diversi intellettuali, operatori culturali e artisti siciliani.

L’incontro nasce per fare il punto sul “Sistema Cultura” e sulla possibilità di porre le basi per far nascere in Sicilia un modello originale che si fondi sul patrimonio culturale e, in generale, sulla Cultura nelle sue diverse espressioni: un appuntamento che vuole essere un momento di incontro, di riflessione e proposta per la Sicilia, in una fase storica particolarmente favorevole, rispetto alla quale occorre che le istituzioni siano preparate, per cogliere la sfida epocale di una Terra che voglia puntare, investire e ripensare se stessa a partire dalla propria identità, dalla propria storia e da una visione di futuro che non si limiti all’esistente, ma guardi a un orizzonte duraturo di lungo periodo.

“Attraverso le esperienze maturate e il lavoro, mai interrotto, sui territori – sottolineano gli organizzatori – grazie alla passione mai disgiunta dalle competenze reali, costruite sul campo, grazie, soprattutto, a una visione della realtà, un orizzonte di senso che cementa pensiero e azione, cercheremo di fornire una prospettiva per una narrazione nuova della nostra Isola”.


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