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Maltrattamenti e violenze nei confronti delle ex: misure cautelari a due mariti violenti

Divieto di avvicinamento e custodia cautelare in carcere

Agenti delle Volanti hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Siracusa a seguito della richiesta avanzata dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di un siracusano (classe 1973) accusato dei reati di lesioni personali aggravate, atti persecutori e maltrattamenti perpetrati nei confronti della moglie, anche in presenza dei figli minori.

L’attuale misura scaturisce all’esito di indagini di polizia giudiziaria condotte dai poliziotti dell’U.P.G.S.P. della Questura che, sotto l’attenta direzione della locale Procura della Repubblica, raccoglievano gravi riscontri indiziari in relazione ai numerosi atti di violenza fisica e psicologica posti in essere dall’arrestato che, quotidianamente e per un lungo lasso di tempo, poneva in essere a danno della donna che era costretta a vivere in un costante clima di timore, tensione e soggezione psicologica. L’indagato poneva in essere i fatti che gli sono contestati nell’odierna misura nell’arco temporale di un anno a partire dall’ottobre del 2022 e fino al novembre scorso.

Gli interventi degli equipaggi della Polizia di Stato che hanno documentato come l’uomo, in preda all’alterazione psico-fisica dovuta al costante consumo di alcool, vessasse con ogni tipo di violenza psico-fisica la moglie, sono stati corredati da ulteriori approfondimenti investigativi che hanno consentito alla Procura di avanzare ed ottenere la custodia cautelare in carcere nei confronti del cinquantenne ponendo fine all’incubo della donna ed evitando che le violenze potessero sfociare in un più grave epilogo.

Agenti delle Volanti della Questura di Siracusa hanno inoltre eseguito la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento, avanzata dalla locale Procura della Repubblica e concessa dal GIP del Tribunale Siracusa, nei confronti di un siracusano di 40 anni accusato di aver reiterato condotte persecutorie nei confronti dell’ex moglie.

In specie, l’uomo, non rassegnandosi alla fine della relazione sentimentale, nonostante fosse già destinatario del Provvedimento di Ammonimento emesso dal Questore, maltrattava l’ex moglie con condotte quotidiane finalizzate a pedinarla, a controllarne gli spostamenti in maniera ossessiva, a seguirla nel luogo di lavoro ed a minacciarla di non corrisponderle il mantenimento per le figlie se avesse intrapreso una relazione sentimentale con altri uomini.

Inoltre, il quarantenne inviava alla donna frasi minacciose anche con l’ausilio di strumenti telematici ed informatici fino a percuoterla durante alcune accese discussioni quando l’ex moglie aveva palesato all’uomo la volontà di separarsi.

Tutti i comportamenti di cui l’uomo è accusato hanno contribuito, nel tempo, a creare un clima di costante timore, infliggendo alla vittima un regime di vita penoso fatto di forti umiliazioni e profonde sofferenze che la facevano vivere in uno stato di soggezione psicologica.


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