fbpx

In tendenza

Sessanta ore di attesa in pronto soccorso, aperta un’indagine interna all’Asp di Ragusa

Arrivata in ospedale giovedì 17  alle 8,18, ha svolto tutti gli accertamenti, ed è tornata in pronto soccorso, su letto barella con materasso antidecubito, in attesa che si liberasse un posto letto in Geriatria, dove è stata ricoverata il 19 novembre alle 16.32

Indagine interna dell’Asp di Ragusa dopo la notizia dell’attesa di 60 ore di una paziente al pronto soccorso di Modica, prima dell’assegnazione di un posto letto. La Direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale, con il commissario straordinario Gaetano Sirna, e il direttore sanitario Raffaele Elia, ha voluto infatti vederci chiaro.

Secondo quanto ricostruito, la paziente, residente a Ragusa, era giunta al Triage dell’ospedale di Modica la mattina di giovedì 17, alle 8.18, riferendo di accusare sindrome vertiginosa dal sabato precedente, trattata per cinque giorni con terapia domiciliare su prescrizione di uno specialista. Rilevati parametri vitali nella norma, e dopo un consulto con le figlie, la paziente è stata inviata dall’infermiere di Triage al reparto di Otorinolaringoiatria per una consulenza.

Lo specialista otorino, dopo averla visitata, ha consigliato alla donna un approfondimento con visita ambulatoriale neurologica. Prima che venisse eseguita la visita, il dirigente medico in servizio al pronto soccorso ha fatto eseguire un esame Tac dell’encefalo che ha messo in evidenza, spiega l’Asp, una “grave vasculopatia cerebrale cronica possibile causa di vertigini di origine centrale” e nulla di acuto in atto. La successiva valutazione neurologica ha evidenziato vertigini soggettive e ha consigliato una terapia infusionale e ulteriori accertamenti diagnostici, che però non risultavano di pertinenza o eseguibili al pronto soccorso. Eseguiti gli esami ematochimici e il tampone molecolare, si è deciso, con la paziente e le figlie, di proseguire l’iter in regime di ricovero ospedaliero, nonostante si trattasse di codice verde. Era stata comunicata l’assenza di posti letto nel presidio ospedaliero di Modica ma hanno accettato di attendere in pronto soccorso. Inoltre, il dirigente medico del turno successivo, in considerazione del fatto che la paziente era di Ragusa e si era presentata al pronto soccorso di Modica in quanto indirizzata dallo specialista otorino del presidio, ha richiesto un posto letto all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Ragusa, con esito negativo per indisponibilità di posti. Pertanto la paziente è rimasta in pronto soccorso, su letto barella con materasso antidecubito (“e non su una semplice barella”, sottolinea l’Asp, in attesa che si liberasse il posto letto in Geriatria dove è stata ricoverata il 19 novembre alle 16.32.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni