fbpx

In tendenza

Siracusa, non luogo a procedere per due sindacalisti arrestati per estorsione

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due sindacalisti avrebbero chiesto soldi a un imprenditore, con interessi nella zona industriale di Siracusa, per evitare gli scioperi dei lavoratori

Non luogo a procedere per procedere per due sindacalisti siracusani Marco Faranda, 50 anni, e Roberto Getulio, 49 anni arrestati dalla polizia il 10 novembre del 2018 con l’accusa di estorsione. Lo ha deciso il gup del Tribunale di Siracusa al termine dell’udienza tenutasi al palazzo di giustizia di Siracusa. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, i due sindacalisti avrebbero chiesto soldi a un imprenditore, con interessi nella zona industriale di Siracusa, per evitare gli scioperi dei lavoratori. 

“Dopo tre anni e otto mesi di sofferenza è giunta all’epilogo la vicenda giudiziaria che mi ha riguardato. Ho sempre operato per il bene dei lavoratori che a me si sono affidati e che tuttora si affidano. Ciò che ho fatto è stato solo difendere, nella qualità di segretario responsabile sindacale, i diritti negati ad alcuni lavoratori. Oggi, grazie alla mia famiglia, ai miei avvocati Sebastiano Ricupero e Francesco Chiappa, e a tutti coloro che mi hanno sostenuto, sono tornato nello scenario sindacale più forte e più motivato di prima, con la consapevolezza che la verità e la giustizia trionfano sempre”. Marco Faranda, sindacalista, commenta la sentenza del Gup del Tribunale di Siracusa, la dottoressa Tiziana Carrubba, che ha disposto nei suoi confronti il non luogo a procedere.

Il 50enne sindacalista, che ricopriva il ruolo di segretario della Uilm Uil a Siracusa, è stato arrestato dalla polizia il 10 novembre del 2018 con l’accusa di estorsione. Tre giorni di carcere, poi tre mesi di arresti domiciliari. Insieme a Faranda era stato arrestato con la stessa accusa Roberto Getulio, a quel tempo segretario della Fim Cisl, difeso dall’avv. Glauco Reale. Anche per Getulio il gup ha disposto non doversi procedere. Marco Faranda ha sempre avuto fiducia nella magistratura. E così prima è arrivata la derubricazione del reato da estorsione ad esercizio arbitrario delle proprie ragioni e poi il non doversi procedere.

“Siracusa è una città che abbandona spesso i suoi figli esponendoli talvolta a giudizi spesso troppo frettolosi ed anche per questo disposti facilmente all’errore – continua Faranda –. È accaduto a me. Grazie agli uomini di Stato che egregiamente operano, per e nel diritto, l’infamante accusa a me rivolta si è sciolta come neve al sole. Ho subito una misura cautelare che ha leso la mia dignità, procurando tanta sofferenza a me ed alla mia famiglia. La Procura di Siracusa, a seguito di un eccezionale lavoro investigativo, è riuscita a svuotare l’impianto accusatorio costruito nei miei confronti riconoscendo nei fatti il solo esclusivo interesse dei lavoratori e del sindacato. Grazie a tutti coloro che hanno creduto in me, alla mia famiglia, ai miei avvocati che mi sono stati sempre vicini anche nei momenti più bui. A quei pochi ma veri amici ed a tutti coloro che hanno capito, sin da subito, che per un vero sindacalista, soprattutto nei momenti di maggiore confronto con il datore di lavoro, ciò che di più conta sono i diritti dei lavoratori, le loro famiglie, la loro dignità di uomini e di donne”. Faranda è stato eletto alcune settimane fa segretario provinciale della Fismic Confsal (sindacato autonomo metalmeccanici e industrie collegate). “Oggi per me è una nuova partenza – conclude Faranda –, con nuovo entusiasmo, per continuare, come ha detto Papa Francesco, a “smascherare i potenti che calpestano i diritti dei lavoratori più fragili, a difendere la causa dello straniero, degli ultimi, degli “scarti””.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni