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Teatro Massimo di Palermo, si preannuncia una stagione di tagli. Denunciata la fondazione per condotte antisindacali

La Fials Cisal di Palermo ha denunciato la Fondazione Teatro Massimo per "plurime violazioni dei diritti sindacali ed individuali nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2021"

“I tagli al Teatro Massimo non gravino sui lavoratori”. Sono alcune delle richieste dei lavoratori aderenti al Libersind Confsal, dopo il recente incontro con la direzione della Fondazione Teatro Massimo nel quale si apprendeva del mancato contributo economico da parte del Comune per l’anno 2021, pari a 3 milioni di euro.

Si tratta, afferma il sindacato, di “una situazione attesa già nelle settimane scorse dopo la convocazione del Consiglio di indirizzo del 18 febbraio scorso e lo stallo di tutte le trattative, dove venivano già denunciati i timori di subire tagli ai finanziamenti, come già accaduto al Teatro Biondo, e che hanno hanno trovato conferma nelle dichiarazioni del Sovrintendente Marco Betta. Una situazione in cui appariva palese che la Fondazione fosse in affanno e che risposte fondamentali per i lavoratori tardavano ad arrivare. Lo sciopero del Libersind Confsal dell’1 marzo, in occasione del concerto “Noche Espanola” diretto da Placido Domingo, voleva accendere i riflettori su una situazione stagnante che celava scenari di vecchia memoria”.

“Si preannuncia – dichiarano congiuntamente la segreteria aziendale e provinciale del Libersind Confsal – una stagione di tagli che non dovranno gravare sempre sui lavoratori. Abbiamo chiesto l’elenco delle consulenze e delle voci che costituiscono dei costi extra. La programmazione sta già subendo una rimodulazione, ma bisognerà garantire anche il perimetro occupazionale dei tempi determinati. Si precisa inoltre – continuano la segreteria aziendale e provinciale del Libersind Confsal – che su quanto accaduto per la messa in scena del Concerto di Placido Domingo, alcune dichiarazioni rese da un maestro collaboratore dipendente del Teatro, in occasione del Primo concorso internazionale per cantanti lirici ‘Gino Marinuzzi’, sul tentativo di portare in scena a tutti i costi il concerto, insieme ad alcuni episodi discriminatori, hanno spinto il Libersind ad inviare una diffida per ripristinare ordine anche nelle relazioni sindacali”.

La Fials Cisal di Palermo ha denunciato la Fondazione Teatro Massimo per “plurime violazioni dei diritti sindacali ed individuali nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2021″. La Fondazione “ha assunto condotte assolutamente discriminatorie nei confronti della nostra organizzazione sindacale e nei confronti dei nostri iscritti – spiega Antonio Barbagallo, segretario della Fials di Palermo – tra le violazioni contestate c’è il reiterato mancato invito ai tavoli delle trattative, la mancanza di comunicazioni preventive e la negazione di evidenti diritti acquisiti di alcuni iscritti o simpatizzanti, condotte queste, volte a incidere profondamente l’azione sindacale”. Comportamenti, precisa la sigla sindacale, “avvenute durante la gestione che si è conclusa il 31 dicembre 2021” e rispetto ai quali “l’attuale neo sovrintendente, Marco Betta, risulta essere estraneo”.


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